Attività di R&S quale fattore di crescita anche nel post pandemia

25/02/2022

La Ricerca e Sviluppo (R&S) rappresenta in un chiaro fattore leva nel processo di crescita strategica delle aziende. Secondo i dati ISTAT sono stati 25,2 i miliardi di euro spesi in Ricerca e Sviluppo intra-muros (ovvero imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università) nel 2018; a tal proposito si è registrato un +6% rispetto all’anno 2017; anche il 2019 ha segnato una crescita ove si è registrata una spesa crescente del 7,6% per il non profit, del 4,3% per le istituzioni pubbliche e dell’1,9% per le imprese. Nel 2020, a causa della causa pandemia, si è registra un forte calo della spesa in R&S intra-muros, soprattutto per le imprese (-4,7% rispetto al 2019, – 2,9% rispetto al 2018); è invece cresciuta del 3% la spesa delle istituzioni pubbliche; stabile quella delle private non profit. Piemonte e Lazio, sempre secondo gli ultimi dati ISTAT, sono le due regioni che più investono in Ricerca e Sviluppo in Italia per quanto riguarda il settore delle imprese private.
Va da sé che anche per il post pandemia le attività R&S possano rappresentare un volano di sviluppo per le pmi, nel quadro di un generale riposizionamento